Le temperature roventi di quest’estate e la siccità che ha colpito ampie zone del paese, hanno riportato l’attenzione sull’utilizzo di un bene preziosissimo per la vita: l’acqua.
La polemica scatenata dal ministro tedesco Robert Habeck, che raccomandava di fare docce brevi (2 minuti) per risparmiare gas, dovrebbe farci riflettere sulla nostra leggerezza nel consumare le risorse e sulla resistenza che si incontra quando si tratta di modificare le proprie abitudini.
In effetti è difficile chiedere alle persone di non sprecare, in un paese in cui si perde in media il 42% dell’acqua potabile immessa nella rete.
Un cambiamento nel nostro comportamento di tutti i giorni per risparmiare acqua (o gas o altre risorse) significherebbe tuttavia un’importante presa di coscienza collettiva, che potrebbe spingerci nella giusta direzione.
Cosa possiamo fare allora?
Ecco qualche esempio da seguire per risparmiare acqua.
L’acqua di cottura della pasta può essere utilizzata per sciacquare i piatti, prima di metterli in lavastoviglie: è sgrassante e ci risparmierebbe la fatica di strofinare pentole e padelle.
Lo sapevate che l’acqua di cottura delle verdure, una volta raffreddata, è ottima per innaffiare?
Anche l’acqua utilizzata per lavare frutta e verdura può essere recuperata per dissetare le piante.
Prendiamoci cura dell’impianto idraulico nelle nostre case, allo stesso modo in cui ci preoccupiamo dell’arredamento, sistemando i rubinetti gocciolanti, utilizzando i rompigetti e riparando eventuali perdite.
Se possibile, raccogliamo l’acqua piovana in un serbatoio da destinare all’irrigazione del prato.
Teniamo presente che rendere le abitazioni efficienti dal punto di vista energetico e idrico rappresenta un beneficio non solo per il benessere del pianeta, ma anche un risparmio considerevole per le nostre tasche.
Consumiamo meno
In generale, il principio alla base dei comportamenti che abbiano un basso impatto sull’ambiente è semplicemente consumare meno – meno acqua, meno corrente, meno cibo, meno detersivi, meno carburante, … – e utilizzare solo ciò che effettivamente ci serve. Sembra facile e scontato, ma richiede consapevolezza e impegno.
Mia figlia è ormai abituata a chiudere il rubinetto quando non usa l’acqua, ogni volta che si insapona le mani, si lava i denti o fa la doccia. Si tratta di un gesto automatico, che ha richiesto un po’ di concentrazione all’inizio, ma che adesso non le comporta alcuno sforzo.
Se saremo capaci di insegnare questi accorgimenti ai nostri figli, avremo dato il nostro piccolo contributo per garantire loro un futuro migliore.