L’estate sta finendo, come cantava una vecchia canzone, ed è arrivato il momento di riporre costumi da bagno e shorts e tirare fuori maglioni e stivali. È il momento del famigerato cambio di stagione.
Il cambio armadi è un avvenimento che spesso ci mette in ansia ma, se lo consideriamo da un’altra prospettiva, può diventare l’occasione per mettere in ordine le nostre case e liberarci dalle tante cose che non utilizziamo più e occupano spazio fisico e mentale.
Come sostiene Marie Kondo ne “Il magico potere del riordino”, abbiamo difficoltà a dare via gli oggetti perché sono legati a ricordi dai quali non vogliamo separarci.
È anche vero però che un armadio in ordine ci aiuta a non sprecare tempo ed energie.
I passi importanti da seguire sono: comprendere lo stile che vogliamo adottare, decidere cosa preferiamo tenere in base a ciò che ci regala sensazioni positive, ordinare per categorie (pantaloni, magliette, calzini, ecc.), non conservare vestiti da casa con la scusa che “potrebbero sempre servire”.
Il metodo Konmari, adottato dalla Kondo, permette di fare ordine velocemente, dedicandosi in giorni diversi a diverse stanze della casa, e di distinguere tra ciò che serve, ciò che è inutile e non può essere recuperato, e ciò che non usiamo e possiamo regalare.
Tornando al cambio di stagione, per evitare di entrare nel panico è fondamentale procedere con metodo:
- svuotare l’armadio (possibilmente indossando una mascherina per evitare allergie)
- dividere i vestiti da conservare da quelli da risistemare
- selezionare gli abiti da regalare e metterli in buste capienti
- riporre i capi da conservare per la prossima stagione negli scatoloni
- pulire l’armadio
- sistemare i vestiti per tonalità di colore o per stile
Ultimo punto, ma non meno importante, è mantenere l’armadio in ordine.
Se saremo così bravi da selezionare pochi capi, otterremo come risultato di diminuire lo stress causato da uno spazio stipato di vestiti stropicciati, di ridurre il tempo necessario a scegliere cosa indossare la mattina, e di regalare a quegli abiti che sono rimasti per anni seppelliti sotto il disordine l’opportunità di essere riscoperti e valorizzati, con un non trascurabile riflesso positivo sul nostro umore.
Non dimenticate che un vecchio capo può essere trasformato in uno nuovo, con un pizzico di fantasia ed il supporto di una sarta.
Oltre a regalare i capi che non usiamo più alle associazioni benefiche, sta diventando di moda la pratica anglosassone di organizzare swap party (da to swap che in inglese vuol dire appunto ‘scambiare’), cioè feste in cui scambiarsi capi d’abbigliamento e accessori, un’occasione per divertirsi provando abiti, ascoltando musica e gustando un aperitivo insieme agli amici. I partecipanti portano con sé un numero prestabilito di capi, sui quali viene apposto un cartoncino che ne indica il valore, per poterli scambiare con articoli della stessa categoria e valore.
Un’altra idea per rivalutare i nostri vestiti, le scarpe e gli accessori di marca in perfetto stato è infine di rivenderli sui portali online del second hand, come ad esempio Vinted, Shopify o Zalando.