Volete conoscere meglio Roma? Conoscere quali sono stati i processi recenti, diciamo dell’ultimo secolo, che l’hanno resa quella che è ora. Le anime che l’hanno trasformata, costruita e le hanno dato la sua forma attuale. Quartieri borghesi, quartieri popolari, quartieri centrali o periferici. Quartieri ‘larghi’ o stretti fra le mura e le rovine di un ingombrante quanto glorioso e complesso passato.
Imperdibile allora questo numero della Rivista Ricerche di Storia dell’arte quadrimestrale edito da Carocci Editore. Titolo del numero 138: La forma della città. Quartieri e architetture del Novecento a Roma. [Lo puoi acquistare qui>>]
La forma della città. Quartieri e architetture del Novecento a Roma.
L’Editoriale è della dottoressa Francesca Romana Stabile. La forma della città è un patrimonio da tutelare.
Nicoletta Cardano ci parla dell’Esquilino: l’Esquilino nei primi tre decenni del Novecento
Francesca Romana Stabile ci parla del piccolo Aventino: Il quartiere San Saba e la casa popolare a Roma, 1906-1923.
Alessandro Galazzi della Città Giardino Aniene: un quartiere fuori dal piano.
Francesca Cuppone affronta un tema chiave delle trasformazioni romane del novecento: Nascita ed espansione della città borghese: dall’edilizia a blocco al villino, alla palazzina
Sara D’Abbate e Apola Porretta ci riportano all’E42/Eur: l’impianto urbano e l’architettura dei parchi e dei giardini.
Valerio Palmieri ci parla delle Rome moderne, architetture e scene urbane del Novecento.
Milena Farina dedica il suo articolo all’Olgiata con una riflessione sui nuovi quartieri ‘verdi’ progettati a Roma negli anni ’60 sul modello americano. La Società Generale Immobiliare e Luigi Moretti all Olgiata. Abitare nella natura tra volontà di controllo e illusione di libertà.
Interessantissimo per la vastità e attualità dell’argomento l’articolo di Jose Luis Menendez Fueyo e Marina Perals Parra. Lo sguardo da Roma si allarga al Mediterraneo. Il paesaggio della difesa della costa mediterranea: annotazioni per una proposta di candidatura come patrimonio mondiale dell’Unesco.