Maratea è un incrocio perfetto fra natura, arte e spiagge affacciate su un mare mozzafiato. Lontana dai ritmi frenetici del mondo moderno e dagli schemi convenzionali di una vacanza tradizionale. La meta perfetta per vivere un’esperienza fuori dal comune! Un borgo così nobile e intriso di bellezza che viene la tentazione di abitarlo per tutto l’anno.
Negli anni questa cittadina è riuscita a preservare la sua bellezza. Meta di un turismo raffinato e rispettoso. Il suo è un carattere aristocratico di una bellezza allo stesso tempo folgorante.
Maratea in provincia di Potenza, ma vicinissima alla Calabria, si affaccia sul mar Tirreno. Da 25 anni le sue spiagge sono Bandiera Blu per pulizia del mare ed efficienza dei servizi. Maratea è famosa anche per il suo borgo medievale ed è la meta ideale per gli amanti della storia e per i viaggiatori in cerca di un po’ di relax.
Maratea luogo ideale per una vacanza mare-sole-cultura
Un viaggio a Maratea è una meta piena di fascino per chi ama esplorare nuovi orizzonti fatti di natura incontaminata, paesaggi unici, cultura millenaria, ospitalità di qualità.
Trenta chilometri di pendii scoscesi , macchia mediterranea, calette con spiagge ricoperte di multicolori ciottoli, costituiscono la bellezza di Maratea. Luogo ideale per una vacanza mare-sole-cultura che offre una esperienza indimenticabile che, nel pur ricco panorama dei paesaggi del sud italia è un vero unicum ulteriormente arricchito da un entroterra invece, dal carattere spiccatamente contadino che rivela un’anima culturale tipicamente lucana.
I magnifici tratti naturalistici e culturali, il mare dalle acque cristalline, la qualità dell’accoglienza e l’innato senso dell’ospitalità dei suoi abitanti, fanno di Maratea una delle località turistiche più note d’Italia.
Ogni anno sono sempre di più i visitatori che la scelgono come meta del loro viaggio.
Parte del territorio della Magna Grecia, Maratea ne offre testimonianze archeologiche pregevoli con i reperti.
Lo splendore del suo paesaggio è un invito a godere di rigeneranti passeggiate. Tanti sentieri che in antico costituivano i percorsi della transumanza pastorale oltre a fungere da collegamento da i vari borghi.
Le spiagge di Maratea
Cala Jannita (Spiaggia Nera) Questa meraviglia naturale si trova fra il Parco Naturale d’Illicini e la Grotta della Sciabella, e circondata quindi dalla natura. Cala Jannita è nota anche come la “Spiaggia Nera” di Maratea a causa della sua origine vulcanica. Le sabbie e le scogliere particolarmente scure.
Spiaggia di Fiumicello Una delle spiagge più grandi e belle della zona, circondata di verde, da cui potrete accedere a un mare cristallino e a una vista incantevole sul Promontorio di Ogliastro.
La Spiaggia di Policoro La sabbia fine e il mare azzurro la rendono spettacolare e indimenticabile per chiunque la visiti; è inoltre uno dei luoghi in cui si riproducono le tartarughe caretta caretta.
Spiaggia D’i Vranne Questa è una delle spiagge più esclusive di Maratea, dato che è raggiungibile soltanto via mare; ma, una volta arrivati, sarete ripagati da una spiaggia incantevole, circondata da rocce. Vicino, troverete anche l’incantevole Grotta di Giorgio.
Macarro di Maratea Un vero e proprio angolo di paradiso dove la macchia mediterranea si fonde con l’azzurro del mare. Una meta meravigliosa, adatta a tutti!
Spiaggia d’a Gnola La spiaggia più lunga, che si estende per chilometri, e affaccia su un mare splendido dalle onde placide. Non perdetevi anche una visita alla Cala della Secca.
Spiaggia di Calaficarra La Spiaggia Marina di Maratea, detta Spiaggia del Fico, ha una spiaggia dalla sabbia particolare, fatta di ciottoli scuri, dove potrete ammirare anche tre speroni rocciosi e grotte di rara bellezza.
Spiaggia di Metaponto Questa spiaggia affaccia sul versante ionico, ed è una delle più amate dai visitatori grazie alle distese d’acqua dorata e alla natura che la circonda. Poco lontano, nella stessa Metaponto, potrete trovare uno stupendo parco archeologico.
Gastronomia e Parchi Nazionali
Maratea è anche il luogo ideale dal quale partire alla scoperta della gastronomia e dei prodotti della tradizione contadina locale. A poca distanza inoltre i limitrofi Parchi Nazionali del Pollino e del Cilento o della storia e delle tradizioni dell’entroterra di Lagonegro dei caratteristici paesi della Basilicata.
Il borgo di Maratea
Il Cristo Redentore di Maratea
Sulla cima di monte San Biagio si leva alta la sagoma inconfondibile del Cristo Redentore, visibile da tutti i paesi dell’intero golfo di Policastro. Voluta dal Conte Stefano Rivetti, artefice, negli anni ’60, dello sviluppo quasi parallelo, industriale e turistico di Maratea, rappresenta un simbolo di fede e richiama migliaia di visitatori ogni anno.
Alta 22 m, un’apertura di braccia di 19 m e un volto largo 3 m è stata eseguita dallo scultore Bruno Innocenti. Iniziata nel novembre del 1963 e terminata nel 1965 è stata realizzata con una struttura di cemento armato ancorata in profondità nella roccia del sottosuolo. La statua è rivestita da un’impasto costituito da cemento bianco e scaglie di marmo di Carrara. Seconda al mondo per grandezza, dopo la Statua del Corcovado a Rio de Janeiro.
Il Cristo, dal volto giovane e con la barba appena accennata, avanza lentamente con le braccia aperte e accoglienti verso la Basilica di San Biagio che ha di fronte.
Maratea: la città delle 44 chiese
Il lungo cammino di fede nella storia di Maratea ha segnato il vasto territorio e i diversi nuclei abitati di ben quarantaquattro tra chiese, monasteri e cappelle. Nell’area della valle si concentrano invece i complessi monastici e conventuali che testimoniano l’interesse per Maratea dei diversi ordini religiosi operanti nella regione. Ciò è dovuto anche alla presenza del porto dove ci si imbarcava per viaggiare. Di qui la necessità di avere nella città un proprio luogo di residenza dove poter sostare.
Chiese sono presenti in tutte le frazioni, ognuna dedicata al santo o alla santa alla quale la comunità è particolarmente devota.
Prima di raggiungere la cima di Monte San Biagio, sul fianco del monte che affaccia sulla valle di Maratea si trova, solitaria, la chiesa della Madonna della Neve chiamata anche Madonna degli Ulivi. In origine fu un piccolo cenobio di monaci basiliani. A navata unica conserva al suo interno interessanti affreschi venuti alla luce durante recenti lavori di restauro. Il nuovo altare è interamente scolpito in un’unica radice di ulivo.
Santa Maria Maggiore
Nella parte alta del paese in posizione dominante si leva massiccia la struttura della chiesa di Santa Maria Maggiore detta anche Chiesa Madre. È la chiesa principale di Maratea. Edificata su una preesistente chiesa con tracce di affreschi databili al XIV secolo, agli inizi del 1500 si amplia con la costruzione di un campanile e inglobando nella sua struttura una torre medievale che ne diventa l’area presbiteriale. Nei secoli successivi e soprattutto nel ‘700 viene arricchita di elementi architettonici nel portico d’ingresso e all’interno di opere d’arte.
Chiesa dell’Addolorata
Con la sua facciata barocca, la chiesa dell’Addolorata sede di un’antica congrega fondata nel 1692 e tutt’ora operante.
L’interno a navata unica presenta un pregevole altare a tarsie marmoree policrome del XVIII secolo sul quale domina la settecentesca statua della Madonna oggetto di devozione dei marateoti. A lei è dedicata un’importante processione che si tiene nella terza domenica di settembre.
La Chiesa dell’Annunziata
Lungo via San Pietro, in prossimità della Colonna di San Biagio si affaccia l’inconfondibile quinta della Chiesa dell’Annunziata con la cupola rivestita di maioliche verdi e gialle e il caratteristico campanile.
Ai lati del portone, impreziosiscono l’ingresso, due leoni in pietra di epoca medievale provenienti da una chiesa del Castello.
La struttura della chiesa assume l’attuale forma alla fine del cinquecento subendo nei secoli successivi, soprattutto nel settecento, rimaneggiamenti e restauri fino all’ultimo risalente a pochi anni fa.
La Chiesa dell’Immacolata
E’ stata edificata nel settecento sui resti di una antica chiesa dedicata a San Pietro della quale si è scoperta l’esistenza solo durante i recenti lavori di restauro. L’interno è composto da un’unica navata decorata con colonne di stucco e con l’altare fatto dello stesso materiale e dipinto a finto marmo. La chiesa è sede della Congrega dell’Immacolata.
Edificata intorno all’anno mille fu la prima chiesa di Maratea inferiore. E’ situata a Capocasale nella parte alta del centro storico al limitare del bosco dei Carpini. Fu dedicata a San Vito Martire, protettore dai morsi degli animali feroci e dei serpenti. E’ una piccola chiesa a navata unica che nel corso dei secoli ha subito molti rimaneggiamenti.
La chiesa del Rosario
La chiesa di Sant’Antonio fa parte del complesso del Convento dei Cappuccini situato poco fuori il centro storico al limitare del bosco dei carpini . Fondata nel 1615 è di aspetto sobrio e dimensioni contenute. Di particolare interesse è l’altare maggiore di marmo grigio e venature nere sul quale troneggia imponente l’impianto ligneo intarsiato di un seicentesco polittico.
Al lato dell’ampio piazzale si trovano le Cappelle ai Cappuccini .
La chiesa di San Francesco
Si trova al limitare del centro storico, sulla strada che conduce verso la costa. Fa parte del complesso del monastero dei Paolotti.
Costruita alla fine del seicento è formata da un’unica ampia navata più volte modificata nella decorazione nell’arco del settecento. Di rilievo è il grande portale in pietra locale grigia lavorato con sapienza da un lapicida lucano con decorazioni floreali e una bella testa di cherubino sull’architrave.
L’annesso monastero è oggi sede del prestigioso Istituto Statale Alberghiero che ne tutela anche il piccolo e grazioso chiostro interno.
Le Cappelle di Maratea
Lungo le antiche strade che collegavano le diverse comunità sparse nel territorio di Maratea sono state edificate diverse cappelle. Esse erano sia luogo di preghiera che luoghi sicuri dove sostare.
Costruite tra il XIV e il XVI secolo erano decorate all’interno con affreschi in alcuni casi ancora oggi ben conservati.
Tra le più interessanti nel centro storico ,la Cappella della Cona alla Pendinata, quelle dei Cappuccini e la Cappella del Calvario tra le più antiche.
A metà del percorso dal paese al porto la Cappella di Santa Lucia, la Cappella della Madonna della Pietà e le due dirute cappelle di San Giovanni e San Paolo.
La grotta di Maratea
Detta anche “delle Meraviglie” o “di Marina” è una piccola grotta in località San Giuseppe.
Si è impostata lungo una faglia della roccia dei monti Giagola e Gada del Cretaceo Inferiore. Il suo ingresso è posto a 76 metri di quota sul livello del mare. La parte esplorata della grotta è lunga circa 90 metri, e rappresenta la più piccola cavità naturale visitabile in Italia. L‘ambiente è ricco di stalattiti e stalagmiti, colonne, strutture di calcite e molti spaghetti, cioè delle stalattiti estremamente sottili e delicate.
Fu scoperta casualmente nel 1929, durante i lavori di costruzione della strada statale 18 Tirrena Inferiore da un gruppo di operai. Gli stessi operai avvisarono le autorità marateote che provvidero immediatamente a salvaguardarla da eventuali saccheggiatori; solo successivamente si pensò di creare un accesso all’ipogeo.